lunedì 29 dicembre 2008

Cartoline d'Arezzo - Natale 2008







Di Luigi Ricci

mercoledì 17 dicembre 2008

Gold Man - l'omino d'oro

Arezzo Gold Man

Tutti noi l'abbiamo visto per il corso negli anni 60 e 70, era una figura alta e magra che si portava dietro una bicicletta. Era l'uomo con un unico vestito tutto d'oro.
Non sappiamo chi fosse stato e da dove venisse, l'uomo taciturno che ogni giorno si trovava presso i principali incroci cittadini. I suoi vestiti, come pure l'immancabile bicicletta, erano completamente colorati da uno spesso strato di porporina il suo atteggiamento immobile, con gli occhi persi nel vuoto, facevano pensare ad un uomo in paziente attesa.
Si dice che aspettasse il figlio disperso nel fronte russo e, per farsi riconoscere, si mettesse agli incroci delle strade proprio sotto i semafori, dipinto con quel colore inconfondibile.
Non ho mai sentito l'uomo d'oro parlare né chiedere nulla a nessuno; se ne stava lì in silenzio nella sua attesa senza fine. Il suo stravagante abbigliamento era diventato familiare in tutta Arezzo e intorno a lui si facevano le più stravaganti ipotesi.
Lui stava lì, coperto d'oro, in un'attesa che durava da anni e che portava in sé un gran senso di dignità.
Lo trovarono alcuni anni fa, morto in una stanzetta in Via del Trionfo, vestito d'oro e con l'espressione serena: chissà che non abbia trovato ciò che per tanto tempo ha aspettato agli incroci accanto ai semafori?

Auguri "Snob" del 15 dicembre 2008







mercoledì 28 maggio 2008

After dinner

Carissimi,
intervengo solo ora per salutarVi e ringraziarVi nuovamente tutti ed in modo particolare Annalisa Del Pia e Pierfrancesco Argentino che si sono naturalmente proposti nella nostra conviviale.
In questo mese possiamo lavorare per la sera del 14 luglio, le idee ci sono, così come anche la voglia di mantenere non routinaria la ns azione.
Grazie a tutti.
giampiero

venerdì 8 febbraio 2008

La fondazione dell'Associazione

Tra una battuta e l'altra scherzando con qualche bicchiere di vino rosso in mano insieme a Luigi ed Enrico è venuta l’ idea di costituire un'Associazione dei Romani di Arezzo denominandola ROAR.
Lo spunto nasce anche dalle cene, dalle frequentazioni comuni e dai continui rimandi - nel corso di queste conviviali - a riferimenti di aretini trapiantati nella Capitale collegati a conoscenze comuni.
Fatto stà che, potenzialmente, siamo una piccola comunità su Roma con persone molto piacevoli e molte ancora da conoscere.
Peraltro, gli aretini pur essendo dei girovaghi per natura, non ci risultava avessero sviluppato iniziative analoghe (fatte salve quelle dei Lucchesi e dei Toscani nel Mondo ma siamo su ben altre dimensioni).
Lo scopo dell’Associazione prende spunto dalle tematiche - sempre più dibattute - di evoluzione del ns territorio ma amplificate nel contesto nazionale. In tal senso, abbiamo cercato di essere il più aperti possibile pescando, come spunto, da uno studio che la Societa Ambrosetti Partners ha recentemente pubblicato (sole 24ore) sul tema del Patrimonio Italia e dei principali aspetti che possono essere oggetto di miglioramento per il nostro Paese nel futuro prossimo.
Possiamo benissimo considerare la ns Provincia come un piccolo punto di osservazione su cui esercitarci come un ruolo di osservatori dall'esterno ma anche di canalizzatori di conoscenze da Roma verso Arezzo e/o viceversa.
Provincia e non città: le vallate aretine sono una componente culturale essenziale dalle quali non si può assolutamente prescindere ed i cui legami con la Capitale sono fortissimi.
Il testo dello Statuto è stato redatto tenendo conto anche al futuro e guardando con un occhio più lungo all'evoluzione di altre Associazioni simili su Roma e non. Le prime iniziative nei prossimi mesi saranno orientate sfruttando l’onda di Piero e della primavera… ma anche alla ricerca della buona cucina nella Capitale.
E' chiaro che un'iniziativa del genere deve trovare un riscontro in termini di condivisione e comprensione per evitare fraintendimenti di qualsivoglia intenzione se non quello di passare qualche serata piacevole in buona compagnia.
In copertina: la vittoria di Costantino a Ponte Milvio (Basilica di San Francesco di Arezzo) dagli affreschi della leggenda della Storia della Croce.