sabato 24 ottobre 2015
domenica 18 ottobre 2015
Laura Gialli: l'appuntamento del cuore...
Per noi aretini che viviamo nella Capitale è
l’appuntamento del cuore, quello a cui si fa di tutto per non mancare. A
rendere speciale questa serata non è solo la bellezza del luogo, i Giardini
Vaticani o, come quest’anno, la
Sala Nervi. Ma il poter condividere con Domenico la sua
festa. La Festa
della Gendarmeria di cui Giani, aretino doc, è il Comandante. Domenico non si è
mai abituato a vivere a Roma, appena può scappa ad Arezzo, ed è per questo che
almeno una volta l’anno si concede di portare un po’ della sua città in
Vaticano. E così è accaduto anche venerdì scorso, 2 ottobre 2015, 199
Anniversario di fondazione del Corpo della Gendarmeria.
Composito e vario il mix di invitati. Insieme
al sindaco Alessandro Ghinelli, il suo avversario Matteo Bracciali,
l’onorevole Marco Donati. E ancora imprenditori come Antonio Zucchi con la
moglie Carla, il dottore Pierluigi Rossi, Franco Vaccari della comunità
Rondine. E poi gli amici di sempre. E quelli che, come noi, con Domenico
condividono la lontananza dall’aretino. E insieme a lui per attutire la
nostalgia di casa abbiamo creato la
Roar, ossia i “Romani di Arezzo”. A tenerci uniti è l’amore
per la nostra Terra (ci sono rappresentati di Arezzo e di tutte e Quattro le
Vallate) e la consapevolezza di essere in qualche modo dei privilegiati. Siamo
arrivati a Roma inseguendo i nostri sogni. La maggior parte di noi li ha
realizzati. Questo ci porta ad essere grati alla vita e al voler condividere
con altri il tanto che ci è stato dato. Una solidarietà che in questa speciale
serata si concretizza nel supportare un progetto sociale scelto dallo stesso
Domenico.
Beninteso, nonostante i numeri e le
persone, rispetto al tutto, la presenza aretina è discreta e marginale. I veri
protagonisti sono e restano i gendarmi con le loro famiglie, quest’anno c’è
stato anche il giuramento di 14 reclute. E poi gli ospiti di onore: alti
prelati, politici, uomini e donne di cultura, spettacolo. Testimonial 2015 Lino
Banfi.
La serata da sempre è divisa in due parti. La
prima con i discorsi ufficiali, il saluto del Santo Padre e un momento
musicale. Quest’anno particolarmente apprezzato e che ha avuto come
protagonista, insieme alla Banda della Gendarmeria, un altro aretino doc, il
chitarrista Giorgio Albiani.
Più conviviale, invece, la seconda parte che
ruota intorno al buffet offerto dalle “eccellenze italiane”. Dalla pizza
napoletana ai fritti romani. Dai vini friulani alla nutella. E anche in questo
caso spazio ai sapori aretini con la porchetta del Monte San Savino, il pane
sciocco e il gelato artigianale sempre del Monte. Molto apprezzati da tutti. E
finiti quasi subito. Tra un assaggio e l’altro, quattro chiacchiere in
leggerezza. E l’aula Nervi per qualche ora diventa una succursale del Corso:
luogo dove ci si incontra e confronta con sincera lievità.
Infine, quando i più sono andati via, la foto
ricordo. Dove è sempre difficile entrarci tutti.
P.S. Mentre eravamo in posa al presidente
Roar, Paolo Giannetti, è arrivato un sms dai soci Massimo Massetti
e Christian Colizzi, medici al Gemelli. Grazie a un tempestivo trapianto
di cuore, avevano appena salvato la vita a una donna di 46 anni. Una gioia che
volevano immediatamente condividere con noi. Di gran lunga la cosa più bella e
importante della serata.
Pubblicato da ROAR il 10/18/2015 0 commenti
venerdì 2 ottobre 2015
Iscriviti a:
Post (Atom)